Tutte le immagini sono state create dall’AI
il testo invece è frutto
dell’intelligenza umana
INTRODUZIONE
Tra un ragazzo di nome Marco, bravissimo giocatore di basket e cestita migliore della sua squadra, e la bellissima Alessia, un’influencer che possedeva un cane lupo di nome Dora, sbocciò una grande storia d’amore.
Entrambi vivevano a Milano e cercavano di trascorrere insieme più tempo possibile.
Ma un rospo, che in passato era stato un giullare di corte
e che a causa di una maledizione venne trasformato in un animale bruttissimo per l’eternità, era molto geloso dell’amore che i ragazzi provavano l’uno per l’altro.
LA TRASFORMAZIONE
Il giullare, prima della trasformazione, lavorava alla corte del re intrattenendo lui e i suoi figli, il principe e la principessa. Il giullare però si innamorò della principessa e, quando il re lo scoprì, chiamò a corte uno stregone, lo ricompensò con un sacco di soldi in cambio di una maledizione: il giullare sarebbe dovuto diventare un rospo per l’eternità. E così avvenne. Non solo: il rospo sarebbe stato invidioso di qualsiasi coppia di innamorati a cui avrebbe riservato dispetti e cattiverie.
LA TRASFORMAZIONE
Il giullare, prima della trasformazione, lavorava alla corte del re intrattenendo lui e la regina, sua moglie. Un giorno la regina si offese per una battuta spiritosa del giullare e il re decise di dargli una punizione: chiamò uno stregone che viveva nel bosco, e che odiava i giullari, per ucciderlo, ma lo stregone disse che era esagerato uccidere qualcuno per una battuta. Allora il re chiamò la principessa, sua figlia, che viveva lontano e che era un’abile maga capace di usare pozioni magiche. La ragazza, così, lo trasformò per l’eternità in un rospo brutto e cattivo.
Il cattivissimo rospo un giorno incontrò Alessia e si accorse che somigliava molto alla principessa di cui si era innamorato, così si rivolse al vecchio stregone e, convinto che fosse la stessa ragazza reincarnata, la voleva riportare con lui indietro nel tempo, quando era ancora giullare, per vivere con lei in un castello lontano da tutti. Era convinto che fosse la stessa ragazza perché, come influencer, faceva tutte le stesse mosse di come quando era al castello: si vestiva elegante perfino per andare a dormire, le piaceva farsi ammirare al ballo e riceveva moltissimi complimenti (che ora erano diventati like).
Lo stregone gli fece apparire un portale in cui il rospo avrebbe potuto far entrare la ragazza per farla tornare indietro nel tempo. Quando Alessia e Marco passarono vicino al portale (che era in una strada secondaria di Milano dove i due passeggiavano tutte le sere), il rospo fece partire un altro incantesimo preparato dallo stregone: il pianto del cane Dora che sembrava provenire proprio da lì. Alessia, visto che credeva che il suo cane fosse in pericolo, stava per precipitarsi dentro il portale, ma Marco, che aveva intuito che c’era qualcosa di strano, colpì il portale con il pallone da basket che aveva con sé e, con la sua precisione da cestista, lo fece saltare in aria.
I due ragazzi erano salvi, ma lo stregone, che prima odiava i rospi ma ora gli stavano simpatici, decise di accontentare anche il rospo: gli fece conoscere una bella rana, così avrebbe smesso di essere invidioso.
Tutti vissero felici e contenti, sia Alessia e Marco che il rospo e la sua fidanzata rana.
Di prima mattina, quando ancora molti milanesi dormivano, Marco e Alessia decisero di fare una passeggiata lungo i Navigli insieme al cane Dora. Il rospo li vede e immediatamente passò all’azione: proprio quando tutti e tre si trovavano vicini al bordo di un canale, balzò sopra le loro teste e li spaventò così tanto da farli cadere in acqua. Purtroppo solo il cane sapeva nuotare e i due ragazzi stavano per affogare. Marco, interessato solo a giocare a basket, non era mai andato a fare corsi di nuoto, mentre Alessia, desiderosa solo di ottenere like, si fotografava spesso a bordo piscina con il costume da bagno, ma non si immergeva mai in acqua per non rovinare il trucco e i capelli, quindi non aveva imparato a nuotare nemmeno lei.
Forse se a Milano ci fosse stato il mare si sarebbero decisi a frequentare qualche corso di nuoto, ma il mare non c’è, quindi niente. Il cane, però, riuscì a risalire in strada e, con i suoi forti guaiti, attirò l’arrivo di un super-eroe che, volando nei cieli sopra i Navigli, venne a salvare Marco e Alessia appena in tempo.
I due ragazzi, felici di essere sopravvissuti, decisero di sposarsi prima possibile e il matrimonio avvenne pochi giorni dopo alle Bahamas. I regali di nozze furono costosissimi – Marco e Alessia avevano parenti molto ricchi –, infatti ricevettero una villa di quattro piani, con cuccia fucsia per Dora, e una Ferrari fiammante.
Il rospo però era ancora più invidioso, quindi decise di nuovo di passare all’azione.
Durante il matrimonio arrivò all’improvviso e spaventò tutti gli invitati. Ma ancora una volta venne in aiuto il cane che, senza ricorrere al super-eroe ma a un suo amico serpente, dette un morso al rospo mentre il serpente lo teneva fermo, dicendogli che, se si fosse di nuovo ripresentato, lo avrebbero ucciso e poi fatto schiacciare dalle ruote della Ferrari.
Il rospo ebbe paura di queste minacce e sparì per sempre, mentre Marco e Alessia vissero felici e contenti.